Con la
liberalizzazione del Messale di San Pio V, il fedele ha
incontrato la versione latina del Vangelo. Alcuni degli
utenti del Sito ci hanno fatto pervenire delle perplessità
circa la non corrispondenza tra la versione latina
della Vulgata Clementina, con la versione della Conferenza
Episcopale Italiana.
Per
aiutare i fedeli che si accostano al Messale di San Pio V
riformato dal Beato Giovanni XXIII, abbiamo pensato di
offrire tutto il Nuovo Testamento con la versione latina e
la traduzione italiana.
La
traduzione italiana è l’unica versione italiana approvata
del Papa. Si tratta della storica versione di Mons. Antonio
Martini del 1778. Anche se la versione del Martini ha alcuni
difetti lessicali dovuti ad un italiano più poetico
che correntemente parlato, tuttavia, questa versione fu
dichiarata "testo di lingua" dall'Accademia della Crusca
(1885). Le parole in italiano del 1778 hanno lo stesso
significato di oggi, alla pari del linguaggio dei Promessi
Sposi che risale al 1825.
La
Bibbia Martini non è solo la traduzione della Vulgata (dal
latino all'italiano), ma è anche il riscontro sui codici in
ebraico e in greco. Nella presentazione dell'opera c'è
scritto: "un diligente scrupoloso confronto del greco e
dell'ebraico con la stessa Vulgata... esaminato a
parola a parola interamente lo stesso testo." Mons.
Antonio Martini fu assistito dal rabbino Terni per il
raffronto sui manoscritti in ebraico e dal teologo Marchini
per il raffronto sui manoscritti in greco.
La
Bibbia Martini è ricca di note. Le note, contengono
citazioni prese e ricavate dai padri della Chiesa e
approvate dalla santa Sede Romana.
Pur essendo una "versione indiretta" (dalla Vulgata all'italiano) ogni parola è stata controllata sui manoscritti in ebraico, in greco e aramaico. Ogni libro della Bibbia Martini contiene una collazione sulle variazioni tra i manoscritti e la Vulgata.
Pur essendo una "versione indiretta" (dalla Vulgata all'italiano) ogni parola è stata controllata sui manoscritti in ebraico, in greco e aramaico. Ogni libro della Bibbia Martini contiene una collazione sulle variazioni tra i manoscritti e la Vulgata.
Con
l’impulso di San Pio X si sentì l’esigenza di perfezionare
la traduzione del Martini eliminando solo i difetti
lessicali ma mantenendo intatta la traduzione, unita ad un
Nuovo Commentario che tenesse conto delle nuove ricerche
bibliche pur rimanendo ancorati scrupolosamente alle
dottrine tradizionali e alle norme sancite dall'autorità
della Chiesa.
Il
Lavoro fu realizzato dal domenicano Padre Marco Maria Sales
nel 1911, professore di Sacra Scrittura nel collegio
angelico di Roma.
Nonostante gli anni questa opera
esegetica-storico-patristica rimane un capo saldo della
ricerca e tradizione Cattolica. Questo imperituro
“Monumento” esegetico, si può ritenere ancora validissimo
per il cristiano che vuole oggi conoscere la Sacrosanta
Parola di Dio pienamente ancorato nella Tradizione Cattolica
e soprattutto per coloro che desiderano entrare ancor più
consapevolmente in quel Venerabile Messale tanto amato e
onorato da tutta la Chiesa Cattolica!
Così
infatti Padre Sales scriverà nella Prefazione al
Secondo Volume:
“Mirando allo scopo prefissoci, non abbiamo creduto conveniente
abbondare nelle citazioni d'autori protestanti, ma ci siamo
ognora studiati di far comprendere il sacro testo seguendo
le norme dei Ss. Padri e degli altri autori cattolici. Per
supplire alla brevità del commento e delle introduzioni,
abbiamo indicati ai luoghi opportuni le principali opere
cattoliche, che potranno essere utili a chi desidera
approfondire maggiormente i varii argomenti”.
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